Arriva una telefonata per segnalare la presenza di un signore, che dorme a cielo aperto… immobile, coperto fino al capo… è li dalla sera prima, sempre nella stessa posizione.
Si è pensato al peggio! Mi sono avvicinata, munita di guanti e mascherina… per fortuna il signore sta bene, riferisce solo una forte emicrania e vertigini. Gli viene portato cibo… colazione pranzo e cena, tutti i giorni… grazie alla raccolta della spesa delle Scatole di Natale a Reggio Emilia.
Ci attiviamo con i servizi presenti sul territorio, il dormitorio prima di tutto, per verificate la disponibilità di una pronta accoglienza. Buone notizie, hanno posto! Prenotiamo un tampone e una visita medica presso il centro salute della famiglia straniera. Tampone negativo, ma emerge l’ipertensione arteriosa (che spiega il suo malessere).
Viene impostata la terapia, e giovedì 6 maggio, con gioia infinita… inizia a disfare quel letto di cemento… che lo ha accolto per lunghe notti al freddo. iene accompagnato in dormitorio, finalmente un posto caldo e dignitoso dove poter riposare. Il giorno dopo… ci rechiamo alla Caritas per fargli avere la tessera per la mensa. Una sistemazione temporanea, che lo libera da uno stato di sofferenza e di preoccupazioni.
Per il momento, la nostra associazione, ha deciso di sostenere le spese del dormitorio. Grazie di cuore, a tutti gli operatori della casa albergo per la calorosa accoglienza, ai servizi sociali per le preziose consulenze, agli infermieri per l’aggiornamento continuo… a Koussay, il “mio giovanissimo” mediatore, disponibile telefonicamente, anche a tarda sera… e a chi, ci permette di sostenere i nostri “piccoli” progetti.