Robbi è un uomo di 56 anni, in Italia da oltre 25, artigiano tappezziere che per un combinato disposto di peripezie di vita e di salute viveva fino allo scorso inverno nel sottopasso della stazione. Robbi ha il diabete e ha da poco avuto un ictus, di cui porta ancora i segni. Robbi fatica a camminare, deve aiutarsi con un girello e certamente riposare per terra in un sottopasso non rende migliore la sua salute.
Sera dopo sera, giorno dopo giorno, attraverso la somministrazione costante di cibo e vestiti, l’assistenza nell’assunzione e nell’acquisto di medicinali salvavita a lui prescritti e l’avvio delle pratiche per l’ottenimento del permesso di soggiorno ha consentito a Robbi di ritrovare la salute sul piano fisico, una speranza e una fiducia nel futuro sul piano morale e la forza di ricominciare. Grazie anche a Lavdi, Sainey, Fadi, Shakawat, che nel tempo sono stati al mio fianco nel raggiungere Robbi nel particolare luogo del sottopasso tra Piazzale Europa e la Stazione Centrale. Tutti ex minori stranieri non accompagnati, che ora sono soci fondatori della Nostra Associazione.
Oggi Robbi, grazie anche ai servizi sociali ed alla Associazione Centro Dell’Uomo che ha contribuito economicamente per le pratiche del rinnovo del permesso di soggiorno, ha aperto un piccolo laboratorio artigiano di tappezzeria e ha iniziato il percorso verso la sua autonomia. Crediamo che l’assistenza a “progetti speciali” come questo in collaborazione con il comune e i servizi sociali permetta di realizzare grandi obiettivi. Senza il supporto e la collaborazione di tutti, i risultati non sarebbero arrivati.